“Na’ jé m’…Non è adesso”. Romanzo di Daniele Semeraro

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Un Romanzo che è un lungo viaggio nel dolore, senza tregua né fronzoli di sorta, ma anche un meticoloso attraversamento dell’Animo Umano.

Terzo Romanzo dello scrittore di Locorotondo, Daniele Semeraro, classe 1977, dopo l’uscita di “Scrivere Polvere” (Lupo Editore)  e il recente “Nel Segno di Caballero” (Lupo Editore), “Na’ jé m’…Non è adesso”, partecipante al prestigioso Premio “La Giara-Rai Eri” ha portato al giovane autore La Giara di Bronzo, vincita meritatissima per un Romanzo che è un Viaggio ad occhi chiusi e cuore aperto, nella sua terra e nelle abitudini quotidiane della gente del sud, attraverso quella che è stata la figura del suo amatissimo padre.

Un romanzo che è la sua storia, ma per come è raccontato e strutturato, per la maestria dell’autore nel narrare può essere il racconto della vita di ognuno di noi, ciò che può essere accaduto ad ogni umano a prescindere, col dovuto carico di sofferenza e durezza che il giovane Semeraro mai smorza, mai attenua, senza però sconfinare nel patetico. Una narrazione serrata, pulita, sincera, un affresco della sue radici, attraverso la cultura di un popolo che vede la sua vita trascorrere con l’avvicendarsi delle stagioni ed il lavoro legato ai campi, alla terra, scenario delle vicissitudini della vita dei protagonisti, sullo sfondo di un paesaggio costellato di ulivi, mandorli, pomodori da raccogliere e confezionare, arsa dal sole che è canicola che toglie il respiro e di levate all’alba, di schiene rotte dal lavoro nei campi, ma che diviene voce delicatissima quando si tratta di narrare di quel padre fragilissimo e forte insieme nel suo amore, una voce, quella di Daniele, che descrive vigorosa, incisiva, meticolosa, simile nel suo “cantare” al Fabrizio de Andrè, che è autore e portavoce della gente del popolo, che nessuno lascia indietro.

Pasquale, un uomo, padre di tre figli, carattere onesto, ritto nella sua morale, marito attento, all’antica, protettivo, passionale, una vicenda familiare sullo sfondo dell’Italia degli anni Novanta, dove le vicende della Prima Repubblica si mescolano ai giorni di quella famiglia, per fermarli nel tempo, un tempo che resterà per tutti i componenti della famiglia Semeraro cristallizzati in quel periodo. Dove la venuta sul palcoscenico italiano, di un uomo chiamato Antonio di Pietro farà inesorabilmente da sfondo ad un ambulanza il cui grido fermerà per sempre il cuore dell’autore. Sua madre, una donna forte, coraggiosa, donna che non ha paura e ama, ama smisuratamente. Un Romanzo delicato e forte, un lavoro encomiabile. Un romanzo di terra e polvere, sangue e sentimento, che non delude, tiene serrato il lettore, lo lascia col fiato sospeso, mai giudice, ma spettatore cosciente di eventi, che scritti con tale delicata penna, è solo ricamo per il cuore.

Dalla voce dell’autore che racconta questa sua avventura inaspettata, ma piena di merito “Un lavoro di due anni esatti, dalla prima parola, scritta ad Aprile 2013, alla fine della prima stesura, Luglio dello stesso anno, all’invio al Premio all’ultimo minuto utile, alle 13 del 31 dicembre! E poi l’ansia dell’attesa, il passaggio della selezione regionale, la proclamazione dei vincitori in diretta Rai nel Luglio dell’anno scorso. E ancora, il lavoro che precede la pubblicazione di ogni libro, la rifinitura dei dettagli, fino alla scelta della copertina”. Giara di Bronzo per Daniele Semeraro, che significa poter vedere pubblicato quel Romanzo e dargli le ali per volare nell’anima delle persone a raccontare, raccontarsi. Un lungo viaggio all’interno delle emozioni per ripristinare una memoria, quella di un padre affinchè non venga mai a cadere nell’oblio del giudizio affrettato, un coraggioso scrivere che è aprire le ferite per disinfettarle, purificandole. Un encomio solenne.

Monica Fiorentino

Titolo Na’ jé m’. Non è adesso
Autore Semeraro Daniele
Prezzo E. 13.00
Dati 2015, 163 p., rilegato
Editore RAI-ERI  (collana Cinema e fiction)

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